Il counselling psicologico è una forma di terapia basata sul dialogo che dà la possibilità alle persone di discutere dei loro problemi personali e di eventuali emozioni difficili con un professionista qualificato.
Non va confuso con la psicoterapia, che è una terapia finalizzata a curare una malattia mentale riconosciuta. Chi si affida al counselling psicologico non presenta disturbi di carattere psichico, ma ha solo bisogno di un supporto nell’affrontare i propri problemi del momento, problemi che possono riguardare la famiglia, il lavoro, la sfera sentimentale, le relazioni interpersonali, la scuola.
Approfondiamo insieme, e analizziamo nei dettagli cos’è il counselling psicologico, a cosa e a chi serve, quali sono le differenze con la psicoterapia e cosa accada durante una tipica seduta.
Cos’è il counselling psicologico?
Di cosa parliamo in questo articolo
- Cos’è il counselling psicologico?
- Cosa succede durante una seduta di counselling psicologico?
- Cosa aspettarsi nella prima seduta di counselling psicologico?
- Come affrontare il percorso di counselling psicologico per ottenere il massimo beneficio?
- Qual è la differenza tra counselling psicologico e psicoterapia?
- Domande frequenti (FAQ)
Il counselling psicologico è una forma di terapia di dialogo che consente a una persona di parlare dei propri problemi e delle proprie preoccupazioni con un professionista qualificato, noto come psicologo counselor o semplicemente counselor.
Si tratta di un intervento di supporto e aiuto psicologico, attuato attraverso il colloquio e mirato a migliorare la qualità di vita del paziente e a promuoverne il benessere.
Il tutto si svolge chiaramente in un ambiente sicuro e riservato, che mette a proprio agio l’individuo bisognoso di parlare e di discutere preoccupazioni ed emozioni.
A chi è rivolto?
Chiunque può intraprendere un percorso di counselling psicologico, dagli adulti ai bambini, passando per gli adolescenti.
Chiaramente, in base all’età, cambia l’approccio individuale, ma l’obiettivo finale rimane invariato.
Il counselling psicologico è rivolto anche a coppie e famiglie.
A cosa serve?
Il counselling psicologico aiuta l’individuo a esplorare i propri pensieri, sentimenti e comportamenti, in modo da sviluppare una migliore comprensione di sé stesso e degli altri.
Questa forma di terapia di dialogo è riservata alla gestione di problemi aspecifici entro ambiti ben circoscritti come la famiglia, il lavoro, le relazioni sentimentali, la scuola, la socialità. Per esempio, possono essere oggetto di counselling psicologico i dubbi su una particolare decisione da prendere in ambito lavorativo, come migliorare una determinata relazione interpersonale, come affrontare i propri conflitti interiori rispetto a una questione sentimentale o superare un momento di crisi personale.
L’obiettivo finale è far trovare all’individuo la sua soluzione, che sia quella di apportare cambiamenti nella sua vita o individuare nuove strategie per affrontare i propri problemi.
Il counselling psicologico non prevede giudizi sulla persona e non si avvale di farmaci. Non fornisce nemmeno consigli: il terapeuta, infatti, si limita a dialogare con empatia e rispetto con la persona, senza influenzare in alcun modo le decisioni che quest’ultima prenderà.
Non si occupa nemmeno di disturbi dell’umore e malattie mentali; per questi, c’è la psicoterapia.
Ricordiamo agli iscritti che i Piani Sanitari del Fondo Sanimoda offrono un servizio di Counselling psicologico così strutturato:
- servizio di Counselling psicologico tramite Centro di Ascolto telefonico attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, tutti i giorni dell’anno;
- ogni persona associata ha la possibilità di telefonare e parlare con uno psicologo;
- la copertura prevede un massimo di 5 telefonate, illimitate per le donne che hanno subito violenza. Il servizio è fornito dalla Centrale Operativa, telefonando al numero verde 800-212477.
Per tutti i dettagli, invitiamo a consultare il nostro sito web.
Cosa succede durante una seduta di counselling psicologico?
Le sedute di counselling psicologico hanno luogo tipicamente in un ambulatorio. Tuttavia, potrebbero svolgersi anche a distanza, per telefono oppure online.
Possono essere individuali, di coppia oppure rivolte alla famiglia, a seconda della problematica che si deve affrontare.
Il più classico degli incontri prevede una discussione relativa al tema per cui la persona si è rivolta a uno psicologo counselor; alcuni appuntamenti, però, potrebbe includere anche degli esercizi specifici appositamente pensati dal terapeuta che aiutano l’individuo a riflettere sul problema o a prendere decisioni.
Gli argomenti che potrebbero essere oggetto di discussione durante una seduta sono:
- relazioni interpersonali;
- infanzia;
- sentimenti, pensieri ed emozioni personali;
- eventi di vita passati e presenti;
- comportamento al presentarsi di specifiche situazioni;
- circostanze che si trovano difficili o che causano disagio.
Il terapeuta è imparziale, ma comprensivo. Si limita a dialogare e fornire informazioni (che possono rivelarsi utili in chiave cambiamento finale), ma non fornisce consigli e non suggerisce in nessun modo cosa pensare o cosa fare. Ogni tipo di decisione, cambiamento o decisione finale spetta all’individuo.
Cosa aspettarsi nella prima seduta di counselling psicologico?
Ogni psicologo counselor ha un suo approccio e un modo del tutto personale per iniziare il percorso di counselling.
In linea generale, però, ogni prima seduta prevede dei momenti chiave comuni, che sono:
- Presentazione: in questa fase, il terapeuta si presenta, chiede al paziente di fare altrettanto e spiega come lavora. La presentazione è un momento conoscitivo molto importante:
- da un lato, dà la possibilità al paziente di porre al terapeuta domande relative al suo titolo di studio, alle sue esperienze, a come si svolge una classica seduta di counselling;
- dall’altro, permette al psicologo counselor di assicurare al paziente il massimo comfort, favorendo la postazione migliore e rassicurante.
- Valutazione: è il momento in cui il paziente può raccontare la sua storia, dai problemi che sta vivendo alle preoccupazioni, alle emozioni, ai dubbi. Il terapeuta potrebbe fornire alcuni moduli da compilare, che gli servono per fissare determinati punti chiave.
- Contratto: al termine della valutazione, il terapeuta ha il dovere di spiegare i termini contrattuali del servizio offerto. Se il paziente ritiene di sentirsi a suo agio e di continuare con il percorso, deve comunicarlo in questo momento, con un accordo che può essere verbale o scritto. Non c’è nessun obbligo a proseguire nel caso in cui qualcosa non avesse convinto.
La prima seduta è un momento cruciale, che la persona deve affrontare con naturalezza, disinvoltura e senza imbarazzi.
Come affrontare il percorso di counselling psicologico per ottenere il massimo beneficio?
Perché il counselling psicologico sia efficace e aiuti davvero, è fondamentale che la persona che intraprende il percorso sia aperta, onesta e non abbia timore a parlare dei propri problemi.
Per qualcuno, parlare a un estraneo può risultare difficile e ciò rappresenta un ostacolo al successo di questa preziosa terapia di dialogo.
Elaborare la consapevolezza che il percorso non prevede giudizi e nemmeno indicazioni su quali scelte e decisioni siano giuste e quali no può aiutare ad affrontare l’esperienza con maggiore disinvoltura e a cuore sereno.
Per ottenere il massimo beneficio dal counselling psicologico, il paziente deve accettare di mettersi in gioco, discutendo anche di temi molto delicati.
Infine, è estremamente importante che fornisca al terapeuta dei feedback in merito al percorso affrontato, specialmente se ci sono dei problemi che minano la serenità delle sedute.
Qual è la differenza tra counselling psicologico e psicoterapia?
In Italia, la professione di “counselor” è distinta da quella di “psicologo”. La legge 56/89 riserva le attività di diagnosi, prevenzione, abilitazione-riabilitazione e sostegno in ambito psicologico esclusivamente agli psicologi iscritti all’Albo.
Pertanto, il counselling psicologico è un’attività che può essere svolta unicamente da uno psicologo, e differisce dalla psicoterapia sotto diversi aspetti, che sono:
- l’obiettivo: il counselling stimola le risorse individuali della persona, attraverso decisioni, scelte e comportamenti, per promuovere il benessere. La psicoterapia, invece, cura e tratta i disturbi psichici;
- il metodo: il counselling potenzia le capacità decisionali della persona. La psicoterapia, invece, si basa su una valutazione della patologia psichica, al fine di limitarne i sintomi;
- la procedura: il counselling è un percorso di orientamento e consapevolezza, al fine di effettuare scelte operative. La psicoterapia, al contrario, è, come dicono gli esperti, un intervento trasformativo, ristrutturante e ricostruttivo della psiche;
- la durata: il counselling psicologico prevede un percorso di durata relativamente breve. La psicoterapia, invece, dura a lungo, anche anni, in quanto l’esplorazione e i cambiamenti profondi della psiche richiedono molto tempo.
Nel counselling psicologico, l’approccio è quello di migliorare la salute e il benessere di un individuo sano; la psicoterapia, invece, si fa carico di migliorare la qualità di vita di una persona malata sotto il profilo psichico.
Domande frequenti (FAQ)
Il counselling psicologico è un uso abile e strutturato della relazione per sviluppare l’autoconsapevolezza, l’accettazione delle emozioni e le risorse personali. È un intervento di supporto e aiuto psicologico, limitato nel tempo e negli obiettivi. L’obiettivo principale è vivere in modo pieno e soddisfacente, facilitando il paziente a trovare le proprie soluzioni.
Mentre lo psicoterapeuta valuta la psicopatologia, cura i disturbi e mira a una profonda ristrutturazione della personalità, il Counselor lavora con le parti sane e le risorse della persona verso il benessere. Il counselling non è destinato a chi è affetto da disturbi mentali, ma a soggetti “normali” che affrontano problemi circoscritti. Inoltre, il counselling si concentra ampiamente sul tempo presente e sulla progettualità futura.
Il percorso di counselling è definito come un intervento limitato nel tempo e circoscritto negli obiettivi. Le sedute sono generalmente pianificate, regolari e della durata di circa 50 minuti. La frequenza e il numero totale di appuntamenti dipenderanno dalle circostanze individuali e devono essere concordate tra il paziente e il professionista.
L’obiettivo principale è consentire all’individuo di vivere in modo pieno e soddisfacente, promuovendo il benessere e migliorando la qualità della vita. Il counselling mira a sviluppare le potenzialità del paziente, guidandolo a prendere decisioni in autonomia e ad accrescere la consapevolezza di sé. Aiuta a trovare una visione realistica di sé e dell’ambiente sociale in cui si opera.
Il counselling può essere mirato alla definizione e soluzione di problemi specifici o al dover prendere una decisione importante. Può aiutare ad affrontare momenti di crisi, a confrontarsi con conflitti interiori o a migliorare le proprie relazioni con gli altri. L’ambito di intervento è circoscritto, come quello affettivo, familiare, sociale, scolastico o lavorativo.
No, l’intervento di counselling non è destinato a persone affette da disturbi mentali, ma si rivolge a soggetti “normali” che affrontano un problema specifico. Il lavoro sulla gravità dei sintomi o sul deficit psicopatologico è oggetto del lavoro psicoterapeutico. Il Counselor si concentra sulle risorse e sulle parti più funzionali e sane dell’utente.
L’intervento è destinato al soggetto che necessita supporto per problemi personali, familiari, evolutivi o professionali. È possibile vedere un counsellor da soli, ma anche come coppia o come famiglia, o in gruppo.
Sì, il counselling può essere mirato al trattamento di problemi aspecifici e non è ristretto a condizioni di grave disagio. Offre uno spazio di riflessione per accrescere la conoscenza di sé, la consapevolezza delle risorse e per analizzare una situazione critica. Aiuta a considerare ventagli di possibili scelte, promuovendo l’autonomia decisionale.
Il professionista che fornisce questo supporto è definito “psicologo counselor”. Le due professioni, counselling e psicoterapia, pur condividendo la radice del processo di aiuto, hanno identità professionali distinte e specifici confini formativi. Tuttavia, lo stesso professionista può detenere più qualifiche (ad esempio, essere psicologo, counselor e psicoterapeuta).
La seduta si svolge sotto forma di colloquio, in incontri regolari e pianificati della durata di circa 50 minuti. Il terapeuta fornisce uno spazio imparziale e non giudicante, facilitando l’esplorazione di pensieri, sentimenti e comportamenti. Una prima sessione include presentazioni, una valutazione del problema e la stipulazione di un contratto (verbale o scritto) sui termini del servizio.
Sì, è possibile svolgere il counselling online. Oltre all’incontro di persona, che può avvenire in studio, in ufficio o in clinica, i clienti possono parlare con il professionista anche online o per telefono.
Sì, la terapia e il counselling sono progettati per fornire uno spazio sicuro e riservato per il paziente. Il terapeuta ascolta senza giudizio, e per lavorare efficacemente insieme, è essenziale che il paziente si senta al sicuro nel discutere e divulgare questioni sensibili.